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Maniglioni Antipanico

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Maniglioni Antipanico

MANUTENZIONE MANIGLIONE ANTIPANICO

La sicurezza nelle uscite di emergenza è fondamentale in ogni edificio pubblico o privato, per garantire una via di fuga sicura in caso di emergenza.

Al centro di questa sicurezza vi sono i maniglioni antipanico, dispositivi progettati per offrire un'apertura immediata e senza ostacoli delle porte di emergenza.

In sintesi, i proprietari e responsabili di abitazioni ed edifici privati o i responsabili della sicurezza per gli edifici pubblici devono garantire che le porte e i loro accessori siano in buone condizioni d'uso e che vengano applicate linee guida regolari per l'assistenza e la manutenzione da parte di personale appropriato e qualificato. Solo così si garantirà la maggior durata dei sistemi di sicurezza e si scongiureranno o limiteranno le possibili compromissioni dell'intero apparato di sicurezza dell'edificio.

I maniglioni antipanico, sono essenziali per una corretta via di fuga, e rientrano nella normativa antincendio con lo scopo di preservare la sicurezza dei lavoratori e dei clienti soprattutto in ambienti ad alto affollamento; tuttavia, non devono essere installati in tutte le attività ma è obbligatorio solo nel caso in cui sussistano determinate caratteristiche come stabilito dal Decreto Ministeriale del 3 Novembre 2004 che, nell’articolo 1 e nell’articolo 3, elenca le categorie in cui è obbligatoria l’installazione dei maniglioni antipanico.

Tali dispositivi devono essere conformi alle norme UNI EN 179 o UNI EN 1125 e ai sensi del D.P.R. 21 aprile 1993, n. 246, devono essere muniti di marcatura CE.

In particolare, fatti salvi gli adempimenti previsti da specifiche regole tecniche di prevenzione incendi, l’installazione dei maniglioni antipanico è prevista nei seguenti casi (art. 03 D.M. 3/11/2004):

a) sulle porte delle vie di esodo, qualora sia prevista l’installazione di dispositivi e fatto salvo il disposto di cui all’art. 5, devono essere installati dispositivi almeno conformi alla norma UNI EN 179 o ad altra a questa equivalente, qualora si verifichi una delle seguenti condizioni:
a.1) l’attività è aperta al pubblico e la porta è utilizzabile da meno di 10 persone;
a.2) l’attività non è aperta al pubblico e la porta è utilizzabile da un numero di persone superiore a 9 ed inferiore a 26;

b) sulle porte delle vie di esodo, qualora sia prevista l’installazione di dispositivi e fatto salvo il disposto di cui all’art. 5, devono essere installati dispositivi conformi alla norma UNI EN 1125 o ad altra a questa equivalente, qualora si verifichi almeno una delle seguenti condizioni:
b.1) l’attività è aperta al pubblico e la porta è utilizzabile da più di 9 persone;
b.2) l’attività non è aperta al pubblico e la porta è utilizzabile da più di 25 persone;
b.3) i locali con lavorazioni e materiali che comportino pericoli di esplosione e specifici rischi d’incendio con più di 5 lavoratori addetti.

Entro il 16 febbraio 2013 devono essere sostituiti i dispositivi non marcati CE per l'apertura delle porte installate lungo le vie di esodo relativamente alla sicurezza in caso d'incendio.

Dal febbraio 2005, è in vigore il D.M. 3 novembre 2004 il quale stabilisce i criteri da seguire per la scelta dei dispositivi di apertura delle porte installate lungo le vie di esodo nelle attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco ai fini del rilascio del Certificato di Prevenzione incendi, quando ne sia prevista l’installazione.

La commercializzazione, l’installazione e la manutenzione dei dispositivi deve essere realizzata attraverso l’osservanza dei seguenti adempimenti (art. 4 D.M. 03/11/2004):

1. per il produttore:
a.1) fornire le istruzioni per la scelta in relazione all’impiego per l’installazione e la manutenzione;

2. per l’installatore:
b.1) eseguire l’installazione osservando tutte le indicazioni per il montaggio fornite dal produttore del dispositivo;
b.2) redigere, sottoscrivere e consegnare all’utilizzatore una dichiarazione di corretta installazione con esplicito riferimento alle indicazioni di cui al precedente punto b.1);

3. per il titolare dell’attività:
c.1) conservare la dichiarazione di corretta installazione;
c.2) effettuare la corretta manutenzione del dispositivo osservando tutte le istruzioni per la manutenzione fornite dal produttore del dispositivo stesso;
c.3) annotare le operazioni di manutenzione e controllo sul registro

In caso di rottura del dispositivo:

  • sostituzione della porta;
  • modifica dell’attività che comportino un’alterazione peggiorativa delle vie di esodo
  • entro sei anni dalla data di entrata in vigore del decreto.
  • la scadenza, quindi, per la sostituzione dei maniglioni antipanico, installati in corrispondenza delle vie di fuga, non provvisti di marcatura CE, in conformità al D.M. 03 novembre 2004 era prevista entro febbraio 2011.
  • pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 299 del 24 dicembre 2011, il Decreto 6 dicembre 2011 modifica al decreto 3 novembre 2004 concernente l’installazione e la manutenzione dei dispositivi per l’apertura delle porte installate lungo le vie di esodo relativamente alla sicurezza in caso di incendio.

D.Lgs 06/12/2011

1. All'art. 5 del decreto del Ministro dell'interno 3 novembre 2004, le parole «sei anni» sono sostituite dalle seguenti «otto anni». Restano fermi i casi per cui e' prevista la sostituzione dei dispositivi di apertura manuale delle porte installate lungo le vie di esodo e l'obbligo di garantire il mantenimento della loro funzionalità originale, di cui al predetto art. 5, anche tramite asseverazione di tecnico abilitato.

Il provvedimento ha introdotto una proroga di 24 mesi al termine ultimo, inizialmente fissato dal D.M. 3 Novembre 2004 al 16 Febbraio 2011, per la sostituzione dei maniglioni non marcati CE installati sulle porte delle vie di esodo nelle attività soggette ai controlli dei Vigili del Fuoco: la nuova data di riferimento è quindi il 16 febbraio 2013.

Il decreto introduce solo un nuovo termine ultimo per la sostituzione dei maniglioni privi di marcatura CE e non abroga assolutamente le disposizioni del D.M. 3 Novembre 2004.

La questione delle porte e dei loro accessori in un edificio non ha a che vedere solo con l’estetica. Le porte e gli accessori sono stati progettati per proteggere gli occupanti dell'edificio e fornire sicurezza. L'uso improprio o la mancata esecuzione di una manutenzione tempestiva possono compromettere e rendere meno efficaci questi sistemi.

La sicurezza dell'edificio stesso e dei suoi occupanti può essere seriamente pregiudicata se le porte, in particolare le porte tagliafuoco e quelle che si trovano sulle vie di evacuazione, non funzionano correttamente. Queste ultime devono essere periodicamente e meticolosamente controllate per assicurarsi che funzionino esattamente come il primo giorno.

L’efficienza nel tempo dei dispositivi di apertura si può mantenere solamente con un’accurata manutenzione e con una misura periodica delle forze effettivamente necessarie a sbloccare le porte installate su vie di esodo (dinamometro).

Ogni difetto deve essere riparato il più presto possibile ed ogni ostruzione deve essere immediatamente rimossa.

La segnaletica direzionale e delle uscite deve essere oggetto di sorveglianza per assicurarne la visibilità in caso di emergenza.

Secondo il decreto 03.11.2004 del Ministero dell’Interno e secondo le norme EN 1125:2008 i dispositivi per uscite antipanico sono concepiti per essere utilizzate in situazioni di panico.

La norma UNI 1125 stabilisce i requisiti che un dispositivo antipanico per uscita di sicurezza deve avere per garantire una via di fuga sicura ed efficace e cioè un maniglione antipanico che deve essere sempre apribile in qualsiasi momento e da chiunque (compresi bambini, anziani, portatori di handicap, ecc…) esercitando uno sforzo minimo con le mani, il corpo o altro su qualsiasi punto della barra orizzontale.

Il datore di lavoro è responsabile del mantenimento delle condizioni di efficienza delle attrezzature ed impianti di protezione antincendio; deve attuare la sorveglianza, il controllo e la manutenzione delle attrezzature ed impianti di protezione antincendio in conformità a quanto previsto dalle disposizioni legislative e regolamentari vigenti.

La manutenzione di ciascun prodotto deve essere specifica in base al modello, all'edificio a cui è destinato e al suo utilizzo.

  • Le porte esterne devono essere controllate all'inizio di ogni installazione
  • Le porte situate in ambienti difficili richiedono altre considerazioni diverse da quelle normali, ad esempio porte della piscina, impianti di trattamento delle acque reflue o aree costiere
  • Le porte tagliafuoco hanno una regolamentazione ad hoc
  • Il vandalismo e l'uso abusivo possono produrre la maggior parte dei problemi, pertanto le porte sensibili devono essere prese in particolare considerazione.

E’ sempre necessario che:

  • I lavori di manutenzione siano eseguiti da personale specializzato
  • Qualsiasi anomalia sia risolta immediatamente, specialmente in porte tagliafuoco o che sono parte delle vie di evacuazione
  • Qualsiasi oggetto danneggiato deve essere sostituito da un altro uguale a quello che sostituisce o equivalente, che soddisfi gli stessi standard (ad esempio per dispositivi ignifughi).

Semplici controlli che possono salvare vite

Tipo di manutenzione
Gran parte delle routine di manutenzione raccomandate consiste in un controllo visivo e un controllo meccanico, pulizia e lubrificazione.

Maniglie e accessori
Questi accessori richiedono pochissima manutenzione o almeno nulla di specifico. In particolare periodicamente deve essere verificato lo stato del fissaggio e bisogna assicurarsi che la maniglia ritorni correttamente nella posizione di riposo una volta tirata. Si consiglia almeno un controllo annuale dello stato di manette, spille, maniglie e segnali.

Serrature
Le serrature sono uno degli elementi più importanti, sia in generale per la sicurezza che forniscono di fronte all'intrusione, sia, in casi particolari, per il ruolo importante che ricoprono, ad esempio nelle porte tagliafuoco.
Devono essere effettuati controlli, almeno semestrali, per garantire il corretto montaggio della maniglia della porta. Le serrature non richiedono lubrificazione, ma eccezionalmente in ambienti molto sporchi, è possibile utilizzare grasso di tipo WD o equivalente.

Cilindri
Richiedono una manutenzione di base. Il funzionamento verrà verificato agli stessi intervalli dei blocchi a cui sono associati. Occasionalmente per evitare la sgradevole situazione in cui la chiave "non scorre bene" è possibile applicare polvere di grafite. Sconsigliato invece l'uso di lubrificanti liquidi o semiliquidi perchè, in presenza di sporco all'interno della serratura, si rschia di "impastare lo sporco con il lubrificante e di intasare ancora di più la toppa.

Chiudiporta
Vale anche per i sistemi chiudiporta quanto scritto a proposito delle serrature: la loro manutenzione è importante, nella misura in cui garantiscono il corretto funzionamento della porta, in particolare qualora siano montati su porte tagliafuoco o uscite di emergenza.
I chiudiporta devono essere rivisti trimestralmente e in tutte le ispezioni relative ai sistemi antincendio. Durante il controllo, è necessario verificare che il fissaggio del chiudiporta sia corretto e che non abbia subito alcun tipo di manipolazione.

Maniglioni antipanico
Questi sistemi richiedono una manutenzione molto specifica che si riflette nelle norme EN1125: 2008 e EN179: 2008, nonché nelle istruzioni di installazione. La mancata esecuzione di questa manutenzione, come indicato più sopra, può comportare la cancellazione del certificato emesso.
È necessario eseguire una manutenzione mensile del corretto funzionamento, oltre alle revisioni periodiche degli impianti contro gli incendi.
Le revisioni devono anche contemplare gli azionamenti esterni delle maniglie associate alle barre antipanico, nonché le maniglie delle porte e le protezionise presenti.

Ai sensi del D.M. 10/03/98 allegato VI punto 6.3-6.4 e ai sensi della norma UNI 1125:2008 nello specifico si dice: tutte le porte sulle vie d’uscita devono essere controllate semestralmente per assicurare che si aprano facilmente, tale manutenzione viene effettuata utilizzando un dinamometro per misurare le forze operative per sganciare il dispositivo di uscita che non deve superare gli 80 N.

Al termine della verifica viene rilasciato un certificato dove sono registrati:

  • il controllo effettuato con il dinamometro;
  • il controllo e la lubrificazione delle cerniere, serrature, cuscinetti e bracci articolati, catenacci, aste, ecc.;
  • il controllo e la regolazione dello scrocco, della maniglia esterna e del maniglione antipanico;
  • il controllo e la regolazione del selettore di chiusura, del flusch-bolt anta secondaria.

Grazie ad un team di tecnici specializzati, la C.D.S. S.R.L. propone un servizio di ispezione periodica dei maniglioni antipanico, secondo quando previsto dalla normativa vigente. Il servizio di manutenzione è disponibile su tutti i principali marchi in commercio anche se non direttamente distribuiti dalla C.D.S. S.R.L.



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