I dispositivi di protezione individuali (D.P.I.) sono quelli che hanno il compito di arrestare la caduta di una persona provocando per questa minori danni possibili.
I D.P.I. anticaduta devono essere utilizzati quando il lavoratore opera con i piedi a due metri da terra (lavori in quota).
Lavorare in quota comporta dei pericoli e quindi bisogna affidarsi alle protezioni per scongiurare rischi anche fatali. Il dispositivo individuale da indossare durante i lavori in quota è l’imbracatura di sicurezza, che contiene tutti gli elementi necessari per proteggere adeguatamente. Nel sistema di protezione anticaduta l’imbracatura svolge infatti un ruolo determinante perché, in caso di caduta, deve distribuire in maniera omogenea le forze in gioco su tutto il corpo in modo da evitare lesioni gravi. Quindi i sistemi anticaduta non sono semplicemente utili: sono essenziali.
Questi dispositivi progettati per salvare vite, possono però perdere la loro efficacia se non sono sottoposti a regolare manutenzione.
Da qui nasce la necessità imprescindibile di sottoporli a procedure di ispezioni periodiche.
Il DLG. 475/92 definisce le imbracature D.P.I. di terza categoria e il DLG.s 81/2008 Artt. 71, 76 e 77 obbliga il datore di lavoro a somministrare ai lavoratori la formazione e l’addestramento sui rischi dai quali i D.P.I li proteggono.
Sembra assolutamente sconosciuto alla quasi totalità delle imprese che utilizzano i D.P.I. anticaduta, anche se è riportato espressamente nei “manuali di uso e manutenzione” (che vengono forniti assieme ai D.P.I. anticaduta) che le imbracature, i cordini e i connettori devono essere revisionati periodicamente (ogni 12 mesi) dal fabbricante o da persona competente non necessariamente autorizzata dal fabbricante dei D.P.I..
Solo per D.P.I. tecnologicamente innovativi (come ad es. i D.P.I. retrattili) rimane l´obbligo di revisione periodica da parte del fabbricante o di persona od organizzazione da questi autorizzata (UNI EN 365.2005).
Per valutare la sicurezza delle imbracature si fa riferimento ad alcuni dati fondamentali che sono la marca, il modello, il marchio CE, data di fabbricazione, le norme del produttore, le istruzioni d’uso, la norma di riferimento.
E’ proprio questa a regolare infatti l’imbracatura e il suo utilizzo, come tutti gli altri DPI, deve sottostare a delle norme specifiche. Nella normativa di riferimento sono riportate tutte le indicazioni riguardanti tipologia, modalità d’uso, scadenza. Quest’ultima è un altro aspetto importante da tenere in alta considerazione.
La manutenzione periodica non solo assicura il corretto funzionamento e l’integrità dei dispositivi ma garantisce anche che ogni componente rispetti le normative vigenti e le raccomandazioni del fabbricante, inoltre, il rispetto delle procedure di ispezione permette di identificare precocemente eventuali segni di usura o danneggiamenti che, se ignorati, potrebbero compromettere la sicurezza dell’utilizzatore.
I dispositivi di protezione individuale (DPI) anticaduta sono la prima linea di difesa contro le cadute da altezze, e l’ispezione periodica non è un’opzione ma una necessità.
Questi dispositivi, che comprendono imbracature di sicurezza, linee vita rigide o flessibili, connettori, e sistemi di ancoraggio, sono sottoposti a stress meccanico ogni volta che vengono utilizzati.
L’esposizione agli agenti atmosferici, l’usura quotidiana e persino il modo in cui vengono conservati possono influire sulla loro integrità strutturale.
La manutenzione adeguata e regolare assicura che ogni componente mantenga le sue caratteristiche di sicurezza originarie, proteggendo cos’ l’utente in ogni situazione di pericolo.
Le imbracature di sicurezza hanno una scadenza, come stabilisce la normativa UNI EN 365, scadenza che viene indicata sul DPI dal produttore. Per sapere quanto dura un imbracatura bisogna tenere conto come inizio la data di fabbricazione. La durata delle imbracature di sicurezza in genere è di 10 anni, ma comunque non si tratta di una regola fissa per tutti, e viene quindi stabilita dal produttore. Tuttavia, bisogna considerare che la durata è valida se i DPI sono utilizzati e conservati correttamente secondo le istruzioni riportati sui libretti di uso e manutenzione.
La norma uni en 365 stabilisce criteri rigorosi per l'uso e la manutenzione periodica dei dpi anticaduta. Questi regolamenti sono progettati per creare un ambiente di lavoro sicuro, imponendo requisiti specifici per la selezione, l'uso, la manutenzione e l'ispezione dei Dispositivi di Protezione Individuale Anticaduta (DPI). Le leggi variano a seconda del Paese, ma comunemente richiedono che ciascun DPI anticaduta deve essere conforme a standard di sicurezza approvati, deve rispettare i requisiti correnti di ispezione periodica e deve essere mantenuto nelle condizioni lavorative ottimali. Questi requisiti legali sono integrati da linee guida dettagliate che specificano come effettuare le revisioni, la frequenza delle verifiche e le procedure per la manutenzione o la sostituzione dei dispositivi. Le norme e gli standard di riferimento giocano un ruolo cruciale nel garantire l'efficacia e l'affidabilità dei sistemi anticaduta. Enti normativi internazionali e nazionali, come l'ISO (Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione) e l'EN (Norme Europee), forniscono specifiche tecniche che i dispositivi devono soddisfare.
Per esempio, la normativa uni EN 365 definisce i requisiti generali minimi per i sistemi anticaduta (linee vita, imbracatura anticaduta, funi di sicurezza, etc.), inclusi i criteri per la selezione, l'uso e la manutenzione dei dispositivi. Le indicazioni fornite dalle normative, assicurano che i DPI offrano il massimo livello di protezione contro le cadute e siano adeguati a fronteggiare i rischi specifici presenti nell'ambiente di lavoro.
Nella norma EN 365 sono contenute anche tutte le informazioni su come e quando devono essere fatte le verifiche periodiche imbracature di sicurezza. Le visite sono obbligatorie e per legge i DPI anticaduta devono essere verificati almeno una volta all’anno e solo da personale competente e qualificato.
Oltre alle indicazioni per le verifiche periodiche, nel libretto fornito dal costruttore devono essere riportate e descritte le procedure messe in atto per eseguire la corretta manutenzione e le riparazioni nel caso sia stato necessario.
Inoltre, nella scheda di controllo imbracature di sicurezza deve essere presente tutta la storia di ogni ispezione effettuate con relative date ed esiti delle verifiche. Infine, deve anche essere presente la firma di chi le ha effettuate.
Secondo il D.Lgs 81/08 e s.m.i. il Datore di Lavoro è obbligato a mantenere in efficienza i DPI e quindi in questo caso le imbracature di sicurezza e assicurarne le condizioni d’igiene tramite la manutenzione, le riparazioni e le sostituzioni quando ritenuto necessario e secondo le indicazioni eventuali fornite dal fabbricante. Un mancato rispetto della verifica è soggetta a sanzioni a carico del Datore di Lavoro che può consistere in arresto o ammenda.
Per garantire l'integrità dei sistemi anticaduta, è essenziale adottare due tipologie principali di ispezione: le ispezioni visive quotidiane e le ispezioni approfondite periodiche.
Le ispezioni visive quotidiane sono un controllo rapido effettuato dall'utente prima di ogni utilizzo del dispositivo. Questo tipo di ispezione mira a verificare la presenza di difetti, danni evidenti o anomalie superficiali, come cinghie logorate, fibbie danneggiate o connettori deformi. Non richiede strumenti speciali e si concentra sulla sicurezza immediata del dpi o altro equipaggiamento. D'altra parte, le ispezioni approfondite periodiche sono condotte con maggiore dettaglio e devono essere effettuate da personale competente o qualificato. Queste ispezioni sono più tecniche e includono la verifica della funzionalità del dispositivo, l'esame di componenti specifici sotto stress meccanico, e la valutazione dell'usura generale. La frequenza di queste ispezioni approfondite è spesso determinata dalla regola che impone controlli almeno una volta all'anno, ma può variare a seconda dell'uso e delle condizioni di lavoro. Questo approccio bilanciato tra ispezioni quotidiane e approfondite assicura che i dispositivi di protezione anticaduta siano sempre in condizioni ottimali per proteggere gli utenti da potenziali pericoli. La procedura di controllo dettagliata per i dispositivi di protezione individuale (DPI) anticaduta si focalizza in particolare sulla verifica delle imbracature e sull'ispezione di linee vita e dispositivi di ancoraggio. Durante la revisione dell'imbracatura anticaduta viene effettuato un esame visivo completo, al fine di scovare eventuali segni di usura, tagli, abrasioni o cuciture danneggiate. È importante anche verificare l'integrità dei punti di ancoraggio e assicurarsi che fibbie e regolazioni funzionino correttamente, offrendo un adeguato adattamento al corpo dell'utilizzatore. L'ispezione delle linee vita e dei dispositivi di ancoraggio richiede una valutazione della loro resistenza e affidabilità. Si deve controllare che non ci siano danni strutturali, corrosione o deformazioni che potrebbero compromettere la loro funzione.
Questa fase include anche la verifica della corretta installazione e dell'ancoraggio sicuro a punti strutturalmente adeguati, per assicurare che il sistema possa effettivamente arrestare una caduta. La pulizia dei DPI mediante il lavaggio e lubrificazione è un passaggio fondamentale per mantenerne efficienza e durata. I componenti tessili di un DPI di terza categoria sono composti, almeno nelle marche di alta qualità da fibre in poliestere o in polivinile. Sono polimeri molto resistenti e duraturi, per molti versi inattaccabili dalla maggior parte degli agenti chimici con i quali vengono a contatto e che normalmente troviamo in cantiere o negli ambienti confinati. Esiste ed è misurabile però un certo grado di decadimento, ovvero di perdita di resistenza, se regolarmente esposti a sostanze inquinanti e sporcizia varia, o, anche in misura minima, il contatto prolungato con elementi contaminanti produce una perdita di resistenza e accorcia la vita dei dispositivi. Ogni produttore indica le procedure corrette per un corretto lavaggio e immagazzinamento dei propri dispositivi. Si trova nel manuale di uso e manutenzione che deve sempre accompagnare il DPI. La manutenzione di questo dispositivo prevede:
Questa documentazione include la data dell'ispezione, il nome del revisore, una descrizione dello stato di ciascun componente esaminato e note su riparazioni o sostituzioni effettuate. Inoltre, una documentazione precisa e aggiornata è fondamentale in caso di infortuni, permettendo di dimostrare la conformità alle procedure di sicurezza e di manutenzione previste.
Mantenere una tracciabilità accurata dei controlli contribuisce significativamente a garantire un ambiente di lavoro sicuro e conforme alle normative vigenti.
Il servizio di prevenzione della C.D.S. srl organizza le verifiche di manutenzione mensili avvisando per tempo il cliente dell’imminente ispezione. Inoltre a completamento del servizio di manutenzione offre gratuitamente:
La C.D.S. S.r.l., con sede a Palermo in Via Francesco Speciale n.49/51, tel.0918946407, fax 0916451214, email info@cdsantinfotunistica.it è una società competente nella manutenzione e nella riparazione dei D.P.I. anticaduta di terza categoria.